INTRODUZIONE ALLA FILOSOFIA

    INTRODUZIONE ALLA FILOSOFIA

    È stata celebrata pochi giorni fa la Giornata Mondiale della Filosofia, precisamente il 19 novembre scorso, con eventi e riflessioni su tematiche definite, appunto, “filosofiche”. 

    Ma che cos’è la filosofia? Di cosa si occupa? E soprattutto, a cosa serve?

    Proviamo a dare una risposta a queste domande, con la consapevolezza, però, che non saranno di certo risposte esaurienti, ma solo tentativi di risposta ad interrogativi che hanno impegnato, in ogni tempo e in ogni luogo, tanti pensatori del passato.

     

    Che cos’è la filosofia?

    Una prima definizione del termine è quella etimologica, cioè riferita al significato letterale della parola: filosofia deriva dall’unione di due parole greche, filein (amare) e sofia (sapienza). Ecco allora che la filosofia è l’amore per la sapienza, e quindi non è un qualcosa di dato e ben definito, ma una tensione, un amore, appunto, che non ha limiti precisi e che si costruisce nel tempo.

    La filosofia quindi coincide con la ricerca della conoscenza e del sapere.

     

    Di cosa si occupa la filosofia?

    Se la filosofia è amore per il sapere, vien da risponde che “la filosofia si occupa di tutto”, perché il sapere abbraccia appunto tutti i campi della conoscenza.  La filosofia è quella disciplina che si occupa delle grandi domande esistenziali dell’uomo (Chi siamo? Da dove veniamo?  Dove andiamo?) e che elabora i temi e i concetti di fondo della cultura, della religione, della politica, della scienza, ecc. 

    Se, ad esempio, la storia studia i fatti avvenuti nel tempo, la filosofia si interroga su cosa sia il tempo, sul modo in cui possiamo definirlo, interpretarlo. Lo stesso vale per i concetti di spazio e di numero, sui quali si fondano scienze come la geometria e la matematica.

    Ecco, la filosofia si occupa dei concetti di base delle varie discipline.

     

    E soprattutto, a cosa serve?

    Questa sì che è una bella domanda! Mi vien da rispondere in modo provocatorio, citando il grande  Aristotele, il quale disse che “la filosofia non serve a niente, perché non è una serva!”.

     Al di là della battuta, conviene riflettere sul senso di questa domanda: se ci interroghiamo sull’utilità pratica della filosofia, dobbiamo convenire che essa non “serve a nulla”, perché non dà risposte concrete ai problemi della vita di ogni giorno. Ma allora, la filosofia sarebbe in buona compagnia…  che utilità pratica hanno discipline come l’arte, la musica, la letteratura, il cinema? Nessuna. Esse nascono, come la filosofia, per soddisfare altri bisogni dell’uomo, perché, purtroppo, a differenza degli animali, all’uomo non basta soddisfare i bisogni primari per essere felice.

    Quindi, e concludo, la filosofia, come le arti, non ha un’utilità pratica, non risponde ai bisogni primari dell’uomo, ma dà risposte di senso alla vita dell’uomo.

     

    Aggiungo, solo per gli studenti del liceo che durante il triennio devono fare i conti con questa disciplina, che la filosofia allena la mente, abitua al ragionamento logico, al pensiero divergente, aiuta a vedere le cose da punti di vista differenti. Ecco allora che, in occasione dei test d’ingresso all’università, dei concorsi, dei colloqui di lavoro, … la filosofia si rivelerà preziosa, e chi l’avrà capita, e studiata, avrà una chance in più per superare tutti quegli ostacoli che la vita inevitabilmente metterà nel cammino di ciascuno di noi. 

    A cura di Marinella Bizzotto


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