Lo studio, un “passaporto” per il futuro

    “Ma perchè andare a scuola è obbligatorio?”

    A pochi giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico, un bambino ci ha posto questa “stimolante” domanda, e noi lo ringraziamo per il suo quesito perché ci ha dato l’occasione di riflettere su un tema importante e imprescindibile qual è quello dell'istruzione.

    L’obbligo formativo, attualmente definito diritto/dovere, è stato istituito in molti paesi del mondo per garantire la scolarizzazione di tutti i cittadini, un livello minimo di istruzione al quale tutti possono e devono accedere.

    Ma a quale scopo? 

    Si ritiene che un percorso educativo, che prenda avvio sin dalla prima infanzia, sia requisito necessario per consentire la realizzazione personale e occupazionale di ogni individuo, promuovendo lo sviluppo culturale, il senso di responsabilità e un buon inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro.

    Come far comprendere l’importanza di questi concetti ai nostri ragazzi, ai cui occhi potrebbero apparire astratti, eccessivamente profondi e lontani dalla loro quotidianità?

    Un anonimo disse: “Senza la base, scordatevi le altezze”. Senza buone fondamenta l’edificio potrà raggiungere grandi altezze, magari in breve tempo, ma non sarà stabile, e al primo scossone molto probabilmente crollerà.

    Ogni mattina, sui banchi di scuola, i nostri studenti hanno l’occasione di mettere solide basi per un futuro soddisfacente, che non corrisponderà ad arrivare il più in alto possibile nel minor tempo possibile, bensì al procedere a piccoli passi, "mattone dopo mattone, consolidando un piano alla volta prima di passare a quello superiore", divenendo così individui solidi e capaci di affrontare una realtà complessa.

    Ed ecco che ogni materia di studio rappresenterà un’occasione di arricchimento e crescita personale.

    Le discipline umanistiche permettono di sviluppare ad esempio il pensiero critico e creativo, e competenze linguistiche e comunicative essenziali nel mondo del lavoro. Le discipline scientifiche allenano la capacità di problem solving, il pensiero logico, il saper porsi domande, trovare soluzioni e analizzare dati. Lo studio delle lingue straniere attiva diverse funzioni cognitive come ad esempio la memoria e la capacità di pensiero complesso e così via.

    I “mattoni” a disposizione quindi ci sono, e tra questi non devono mancare il sostegno e l’accompagnamento di famiglia e scuola.

    Starà poi ai ragazzi, veri protagonisti del proprio percorso formativo, sfruttare al meglio le diverse opportunità di apprendimento, adottando il giusto atteggiamento di fronte alle sfide che si presenteranno loro.

     

    a cura della Redazione


     
    VISITA ALL’ALVEARE DEL GRAPPA - PIEVE DEL GRAPPA TV

     

    Circondati dalla natura e guidati dalle sapienti parole del sig. Giuseppe Morosini, domenica 4 maggio abbiamo trascorso una mattinata all’insegna della conoscenza del magnifico mondo delle api, consapevoli del prezioso contributo che questi piccoli esseri viventi danno alla nostra esistenza. All’Alveare del Grappa si sperimenta l’API BENESSERE, un percorso speciale al termine del quale si raggiunge uno stato felice in termini di salute, forza fisica e mentale nonché una quiete interiore palpabile in tutti i partecipanti, siano essi bambini o adulti. Nell’immaginario collettivo siamo abituati a pensare all’ape come ad un insetto che punge se ci si avvicina, invece non è cosi: le api si fanno accarezzare, le api ti accolgono se chiedi loro il permesso, le api non si fanno distrarre dagli estranei se sono abituate a vedere nei loro campi bambini e adulti curiosi di apprendere il loro gran lavorio. Attraverso alcune particolari attività l’apicoltore Giuseppe ci ha preparati a trasformarci in api, in modo da essere riconosciuti dagli insetti e accolti senza alcuna difficoltà. Abbiamo quindi allenato la nostra percezione visiva osservando i fiori nettariferi, la percezione olfattiva attraverso il riconoscimento degli odori delle piante aromatiche, la percezione uditiva addentrandoci all’interno del bosco e ascoltando i rumori dell’acqua, delle foglie e dei piccoli animali che ci circondavano, abbiamo infine messo alla prova il nostro equilibrio attraverso il camminamento su un tronco. Ci siamo allenati alla leggerezza, alla calma, alla serenità di mente e corpo, lontani dai rumori e dai pensieri, perché questi creano vibrazioni che inquietano e che non piacciono per niente alle api. Come dire… in casa loro si entra solo se si è calmi, tranquilli, eleganti nei movimenti e si ha la gentilezza e la delicatezza nel cuore. L’apicoltore Giuseppe Morosini, ex insegnante di educazione tecnica, collabora con medici e pediatri nello studio degli effetti benefici sull’uomo delle api e dei loro prodotti. In Italia ci sono dei centri di apiterapia che stanno effettuando ricerche e analisi su questi prodotti e sui loro derivati, compreso il veleno, per massimizzare e migliorare, in combinazione con le terapie farmacologiche, i risultati nella cura e nel controllo sintomatologico dei pazienti malati di Parkinson e l’Alzheimer. Grazie alla realtà dell’apiario di Pieve del Grappa e alle conoscenze dell’esperto che ci ha seguito con cura e professionalità, abbiamo avuto la possibilità di conoscere da vicino questo meraviglioso insetto e più in generale abbiamo potuto assistere allo spettacolo che ci offre, ogni giorno e gratuitamente, la natura.


    STUDIO VALORE ADERISCE AL PATTO DI ROSÀ PER LA LETTURA

    Un impegno formale per diffondere le pratica della lettura

    La legge n.15 del 2020 Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura stabilisce che la Repubblica favorisce e sostiene la lettura quale “mezzo per lo sviluppo della conoscenza, la diffusione della cultura, la promozione del progresso civile, sociale ed economico della Nazione, la formazione e il benessere dei cittadini”.

    Al fine di applicare concretamente tali disposizioni il Ministero della Cultura, tramite il Centro per il libro e la lettura (Cepell), ha istituito il Patto locale per la lettura, iniziativa alla quale anche il comune di Rosà ha deciso di aderire. 

    Nel mese di luglio la Biblioteca comunale ha invitato diverse realtà del territorio, tra cui la nostra, ad un tavolo di coordinamento e programmazione, durante il quale tutti i partecipanti hanno potuto presentare idee, proposte o progetti, confermando la propria adesione al nascente Patto di Rosà per la lettura.

    La nostra associazione ha deciso di partecipare al progetto, condividendone gli obiettivi generali ed alcuni in particolare:

    • diffondere la pratica della lettura sin dalla primissima infanzia
    • promuovere la lettura per tutto l’arco della vita
    • promuovere servizi per persone con difficoltà di lettura, apprendimento e comunicazione
    • far entrare la lettura nella quotidianità delle persone 

    Nei prossimi mesi vi presenteremo alcune iniziative alle quali stiamo lavorando a supporto dell’iniziativa.

    Da sempre crediamo nel valore e nell’importanza della pratica della lettura. Si è visto come favorisca lo sviluppo della creatività, l’allenamento della memoria e il potenziamento delle capacità logiche e linguistiche. Permette inoltre di arricchire il proprio lessico, nell’ottica di una comunicazione maggiormente efficace.  

    Riprendiamo le parole dell’insegnante, giornalista e scrittore Enzo di Pasquale, il quale alla domanda “Perché è importante leggere oggi?” risponde così “Perchè è un modo per viaggiare dentro sé stessi nel presente, nel passato e nel futuro. La lettura è un momento di preziosa intimità che ci regala tantissime emozioni. Leggere è elevarsi per entrare in mondi diversi. Leggere è libertà”.

    A cura di Martina Carlesso


    QUANDO LA CONOSCENZA … SALVA!

    Attraverso gesti semplici eseguiti correttamente si può salvare la vita di una persona, serve però la giusta conoscenza e consapevolezza di apprendere ciò che è importante sapere per.

    Il corso di primo soccorso organizzato dall’Associazione Studio Valore Education per i bambini della scuola primaria di primo grado ha proprio l’obiettivo di fornire la giusta informazione, competenza e abilità per far si che questi piccoli “eroi”, come comunemente vengono chiamati nelle cronache quotidiane, sappiano intervenire con prontezza e coraggio anche nelle situazioni più difficili. Ma quanto è importante che questa conoscenza arrivi prima che ci sia l’emergenza?

    Attenti, curiosi, coraggiosi e affrontando le varie manovre  proposte dalla formatrice Elena Bisinella i bambini si sono dimostrati preparati, ma soprattutto pronti a ricevere questo tipo di apprendimento che dovrebbe diventare una materia di studio da inserire nei programmi scolastici per costruire i cittadini del futuro.

    Il corso si è svolto nella mattinata del 17 aprile e si è snodato in una successione di argomenti: la chiamata al 118 o al 112 ( in futuro solo al 112), la manovra di Heimlich per affrontare l’ostruzione delle vie aeree, la manovra per rianimare il cuore ( BLS) attraverso le compressioni e le ventilazioni, la gestione delle convulsioni,  dell’ attacco epilettico, la cura delle ferite più o meno gravi, delle ustioni, cosa fare in caso di contusioni, distorsioni, lussazioni, fratture, trauma cranico e per finire lo svenimento. La formatrice ha più volte sottolineato ai bambini come il fattore tempo, in termini di secondi o minuti, sia determinante per evitare danni cerebrali o morte certa alla persona che necessita del primo soccorso.

    Un accenno è stato fatto anche ai defibrillatori che ormai sono posizionati nei posti più affollati delle città, nelle scuole, nelle palestre e nei capi sportivi. Oggi giorni questi macchinari sono diventati semiautomatici e quindi utilizzabili anche dai bambini.

    Attraverso l’ausilio di slide, immagini e video i bambini si sono preparati ad accogliere questa conoscenza e lo hanno fatto con motivazione ed entusiasmo, un interesse quasi innato verso la sopravvivenza e l’essere d’ aiuto agli altri. Capire quali comportamenti sono da apprendere e quali da evitare crea consapevolezza e senso civico.


    PRESENTAZIONE DEL PROGETTO “ADOTTIAMO UN ALVEARE”

    Domenica 19 maggio alle ore 18.30 presso l’aula video del patronato di Cusinati di Rosà l’Associazione Studio Valore ha presentato il progetto “Adottiamo un Alveare”.

    Tale iniziativa è nata da una bella chiacchierata intercorsa con l’apicoltore Giovanni Parolin dell’erboristeria Biancospino, il quale ci ha illustrato le molteplici qualità delle api, piccolo insetto che quasi passa inosservato nei nostri giardini, ma infinitamente importante per il mantenimento della biodiversità del pianeta.

    L’associazione dunque, compresa l’importanza, ha scelto di investire i proventi derivanti dal 5X1000 adottando una famiglia di api, nello specifico un nucleo di Apis mellifera sottospecie Ligustica. Ciò è stato possibile grazie alla collaborazione dell’apicoltore Giovanni Parolin, che ha messo a disposizione il suo prezioso tempo e le sue conoscenze per aiutarci ad accudire la famiglia di insetti, e del dottor Damiano Fioretto, socio fondatore dell’azienda Apiamoci di Isola Vicentina, luogo da cui arrivano le nostre piccole “ragazze”.

    Come possiamo correlare le api con gli obiettivi che da sempre persegue l’Associazione in termini di supporto allo studio?

    Le api hanno molte cose in comune con noi esseri umani, specialmente dal punto di vista del loro apprendimento. Anzitutto sono dotate di un cervello estremamente evoluto e di un sistema nervoso che permette loro una perfetta comunicazione interna ed una gestione dell’ambiente in cui vivono. Esse inoltre compiono una serie di funzioni cognitive, le stesse che mettiamo in atto noi umani quando apprendiamo: attivano la percezione attraverso i loro 5 sensi, esplorano l’ambiente e imparano ad orientarsi e a sfruttare la posizione del Sole per comunicare tra loro, sono inoltre chiamate alla resistenza allo sforzo e all’adattamento alle condizioni atmosferiche. Le api, proprio come noi, si organizzano in gruppi estremamente complessi (un’arnia può ospitare anche 60.000 abitanti) all’interno dei quali tutti hanno il loro ruolo e sono chiamati a lavorare in squadra nel rispetto reciproco.

     

    Ci ha molto sorprese scoprire, attraverso le spiegazioni del dott. Damiano Fioretto, come le api, nell'arco della loro vita, svolgano diversi compiti a seconda della loro età. Da quando nascono e fino ai 21 giorni non escono dall'alveare, ma si impegnano nelle attività “domestiche”. Un’ape, infatti, non diventa BOTTINATRICE (ape che raccoglie il nettare) da subito ma deve “imparare l’arte e metterla da parte”. Ecco che allora le neonate si affaccendano come PULITRICI, cioè si occupano di mantenere puliti i favi e tutto l'alveare. Questo è assolutamente in linea con il consiglio che diamo sempre ai genitori: fate svolgere attività domestiche ai vostri figli perché attraverso queste imparano la precisione, il senso del dovere, la resistenza allo sforzo. Solo successivamente le api operaie diventeranno produttrici di cera, immagazzinatrici, guardiane ed infine esploratrici.

    Attraverso la metafora dell’ape vogliamo dunque aiutare i nostri ragazzi a capire l’importanza delle abitudini cognitive e dell’allenamento, del rispetto reciproco e della resistenza allo sforzo, della capacità di adattarsi alle situazioni nuove e agli imprevisti.

    Un ringraziamento speciale va al dottor Damiano Fioretto che nel corso della serata ha descritto le api e il mondo dell’apicoltura con entusiasmo e grande passione trasmesse attraverso spiegazioni chiare e ricche di lessico specifico, il quale è stato puntualmente accompagnato da chiarimenti più semplici ed utilizzo di esempi pratici per favorire la comprensione anche ai tanti bambini presenti in sala. Ha accolto tutte le domande, sia degli spettatori adulti che dei più piccini, e si è messo a disposizione anche oltre la presentazione per conversare con i partecipanti offrendo e facendo assaggiare i prodotti della propria azienda: miele allo zafferano e dei pezzettini di favo.

    Ringraziamo calorosamente l’apicoltore Giovanni Parolin, che ci ha guidate e supportato fin dalla nascita di tale progetto e che si è impegnato ad accogliere ed accudire la nostra famiglia.

    Un ultimo ringraziamento va alle tante famiglie che hanno partecipato all’evento e a tutti coloro che hanno scelto e sceglieranno di destinare il 5X1000 all’Associazione. I proventi futuri saranno investiti per garantire la cura delle piccole api e, perché no, per ricavare un po' di miele che saremo liete di farvi assaggiare.

    A cura della Redazione


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