
IL “CIRCOLO DEI GIOVANI LAUREATI ROSATESI”: BREVE STORIA DELL’ASSOCIAZIONE
- Marinella Bizzotto e Federica Comunello
- Le ricorrenze
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Un “Circolo di Laureati”? Cos’è? Che scopo ha?
Già dal nome intuiamo l’essenza e lo scopo di questo gruppo: il nome Circolo richiama il “mettersi in circolo” (in cerchio) per condividere qualcosa, in questo caso saperi, conoscenze, esperienze.
Lo scopo è chiaro: la condivisione genera ricchezza, una ricchezza intesa sia termini relazionali, che di conoscenze, di opportunità, di stimoli reciproci.
Da queste premesse, 17 anni fa, è nato il “Circolo dei Giovani Laureati Rosatesi”. Era il 17 febbraio 2003 quando un gruppetto di giovani, su proposta del prof. Silvano Bordignon, si riuniva nei locali della Biblioteca Civica di Rosà, per creare un’associazione che avesse appunto lo scopo di “mettere in rete competenze, conoscenze diverse acquisite nelle varie università per una presenza culturale efficace nel territorio e per uno stimolo di crescita intellettuale reciproca in un clima di dialogo costruttivo”(dall’ Art. 2 dello Statuto).
In pochi mesi, questi giovani riuscirono a coinvolgerne altri, e a creare il primo evento pubblico dell’Associazione, la “Festa del Laureato”, manifestazione che appunto premia i giovani laureati dell’anno, che in quella prima festa si riunirono ufficialmente davanti alla comunità il 13 giugno 2002 presso il Tempio dei Giovani. L’evento fu possibile grazie al coinvolgimento di alcune associazioni rosatesi, tra cui la Biblioteca Civica, l’Università la Rosa, il Cif, il Teatro Monte Grappa, e il Comune di Rosà.
Questa festa, che poi è diventata una tradizione annuale, è stata un modo originale e del tutto nuovo nel territorio per informare e condividere con i cittadini e le autorità il prestigioso traguardo culturale raggiunto da questi ragazzi, ma soprattutto per far sì che ci fosse maggior attenzione da parte di tutti sull’importanza di investire nella cultura in tutte le sue forme, rendendo così la comunità consapevole del fatto che ogni educatore o semplice cittadino ha in qualche modo contribuito alla crescita personale di quel laureato.
Sulla scia dell’entusiasmo della festa è nata l’idea di raccogliere in una pubblicazione, giunta alla sua 19^ edizione, il Quaderno dei giovani laureati rosatesi con gli abstract (le sintesi) delle tesi e il curriculum del laureando. Una sorta di “vetrina delle competenze”, un biglietto da visita da proporre ad aziende ed enti pubblici del territorio per farsi conoscere. E molti di questi ragazzi hanno trovato lavoro proprio grazie a questi Quaderni!
L’allora Presidente dell’Associazione aveva anche evidenziato, nel 1° numero dei Quaderni (giugno 2003), come questa Associazione avesse dato la possibilità ai giovani rosatesi di incontrarsi nuovamente dopo tanti anni passati a studiare in Università diverse, e a condividere quanto appreso altrove.
Negli anni non sono mancati poi incontri di formazione, uscite formative nelle varie aziende del territorio, cene con gli imprenditori locali, sempre con l’obiettivo di mettere in rete le idee e far sì che tutti potessero arricchirsi.
Da questa realtà sono poi scaturite altre iniziative culturali e professionali, tutt’ora attive sul territorio come L’Associazione Culturale Studio Valore e senza contare che, tra alcuni di questi giovani, è nato anche l’amore… Che dire? A questi giovani, e a questa associazione, auguriamo ancora tanti e tanti anni di vita!
A cura di Marinella Bizzotto e Federica Comunello