
FAI: #ITALIAMIMANCHI
- Barbara D’Allura
- Passatempi
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Il Fai dal 1975 si occupa di preservare le bellezze del nostro paese.
Ogni primavera, con le famose giornate, accoglie i visitatori alla ricerca di tutto il bello che c’è in antiche dimore, ville, castelli, giardini.
L’appuntamento tanto atteso per quest’anno è rimandato, ma con l'hashtag #ITALIAMIMANCHI, è possibile fare un tour virtuale da Nord a Sud nell’Italia meravigliosa del Fai.
Nella Playlist dei luoghi visitabili on line abbiamo scelto di segnalare i luoghi a noi più vicini dal punto di vista geografico o che più hanno colpito il nostro immaginario.
Il primo luogo che andiamo a visitare è il CASTELLO DI AVIO, uno splendido maniero della Val Lagarina a circa 50 km da Trento.
Il castello svetta da oltre mille anni, circondato da vigneti e frutteti di questa valle rigogliosa.
Sono visibili, anche da lontano, le sue cinque torri, tra cui quella di Picadora, dove un tempo venivano eseguite le condanne capitali, con le sue possenti mura di pietra bianca e un monumentale mastio del XI secolo. Al suo interno si possono ammirare un ciclo di affreschi del gotico internazionale di cultura Veronese trecentesca, la ‘Camera dell’amore’ dove ovviamente ad essere protagonista è questo sentimento, e infine la Casa delle Guardie dove sono rappresentate la guerra e la battaglia.
Proseguendo troviamo VILLA DEI VESCOVI che è un bellissimo esempio di costruzione pre-palladiana situata a Luvigliano di Torreglia (PD).
E’ stata realizzata tra il 1535 e il 1542 nel cuore dei Colli Euganei per volere del vescovo di Padova Francesco Pisani.
Questa è tra le Ville Venete la più apprezzata grazie alla sua architettura e ai magnifici affreschi custoditi al suo interno del pittore fiammingo Lambert Sutri.
Durante la seconda guerra mondiale, venne utilizzata come luogo di rifugio per gli sfollati, poi la curia la utilizzò per attività religiose e ritiri spirituali.
Acquistata negli anni sessanta dall’On.Vittorio Olcese, alla sua morte fu donata al Fai.
Ed ecco il BOSCO DI SAN FRANCESCO ad Assisi, recuperato grazie al Fai, e alla visione del suo vicepresidente Marco Magnifico dallo stato di abbandono in cui versava.
Il FAI tolte 30 tonnellate di immondizie, centinaia di copertoni d’auto, potato e impiantato ulivi, sistemato il sentiero dissestato, ristrutturato una torre medioevale, l’ha reso un luogo magnifico da visitare.
Sotto la direzione di Michelangelo Pistoretto è stato creato un giardino di uliveti che rappresentano il terzo paradiso.
Questo bosco meraviglioso è ora meta ogni anno di migliaia di persone alla ricerca di pace, silenzio e meditazione.
Ed infine L’ORTO SUL COLLE DELL’INFINITO a Recanati.
L’orto delle monache è stato affidato al Fai dal Comune di Recanati nel 2017.
In questo luogo così intimo e speciale ci piace immaginare un giovane Leopardi che passeggia e trova ispirazione per il verso che lo ha reso immortale: “Sempre caro mi fu quest’ermo colle”.
Lungo la passeggiata che ci porta all’orto, curato dalla suore fin dal 1500, sono presenti piccoli cartelli che invitano al silenzio.
Fiori, alberi da frutto, erbe officinali inebriano il cuore e gli occhi.
Un luogo tanto suggestivo dove vi sarà “dolce naufragar “, non appena tutto questo sarà passato.
https://www.youtube.com/playlist?list=PLNCxrYPsIjy_ICxsX0vPbS6EjBuT8EFrV
A cura di Barbara D’Allura