Quante volte abbiamo sentito o detto questa frase ai nostri bambini o ragazzi?

Ebbene sì, dovrebbero fare teatro! Non tanto con lo scopo di diventare attori famosi, quanto più in considerazione dei numerosi benefici che il teatro può apportare durante la loro crescita.

Il teatro è innanzitutto un momento di socialità: i ragazzi in questo contesto hanno la possibilità di essere parte integrante di un gruppo, elemento di continui stimoli e confronti.

Esso rappresenta una palestra per accrescere l’autostima e il senso del sé creando uno spazio sicuro in cui tutti possono sentirsi liberi di sperimentare e di esprimersi, senza giudizi e preconcetti.

Valorizzare la propria potenza espressiva è proprio uno dei tanti benefici del teatro, in quanto i ragazzi sono stimolati a dare libero sfogo alla propria fantasia e creatività. Nel lavoro teatrale ampio spazio viene concesso alle emozioni: si impara a distinguerle, a giocarci, e a gestirle, come una vera palestra del sé. Essenziale è, inoltre, imparare a riconoscere le emozioni altrui soffermandosi a capire ciò che l’altro ci vuole comunicare e provando a mettersi nei suoi panni; tale aspetto è essenziale per lo sviluppo dell’empatia. L’ascolto è termine chiave in ogni buon corso di teatro, luogo dove essere ascoltati e in cui si impara ad ascoltare rispettando i turni e le pause, che sono elementi alla base dei processi di comunicazione.

A teatro si impara a mettersi alla prova tanto sul piano del linguaggio verbale e paraverbale (tono della voce, volume, etc) quanto sul piano non verbale, attraverso l’utilizzo del corpo. Avere una buona padronanza del corpo e della voce è, senza ombra di dubbio, un’importantissima carta da giocare in ogni momento di vita: dall’interrogazione in classe, ai futuri colloqui di lavoro. Sono infatti proprio i momenti maggiormente stressanti a richiedere un controllo e una consapevolezza di noi stessi e il teatro non solo è d’aiuto fornendo, come abbiamo visto, strumenti utili in tali situazioni, ma rappresenta, in quanto attività ludica, anche un ottimo canale di sfogo per sciogliere le ansie e le tensioni della giornata. Tuttavia come ogni attività ludico-ricreativa ha delle regole ben precise, la prima delle quali è, per l’appunto, il mettersi in gioco, senza tirarsi indietro, promuovendo così un senso autoefficacia.

Infine la presenza di un obiettivo comune (lo spettacolo da portare in scena) stimola nei ragazzi il senso di responsabilità: essi sono come tanti ingranaggi senza i quali la macchina non può funzionare.

Ecco allora che scatta la vera magia che il teatro richiede e comporta: fiducia reciproca, ascolto, voce e movimento per dare forma e sostanza ai paesaggi della fantasia, della cultura, dell’arte dell’immaginazione. Per sperimentarsi, per condividere, per crescere.

A cura di Sara Favero